mercoledì 27 febbraio 2013

Stephane TV


Spesso e volentieri se si pensa al pop si giunge a conclusioni poco positive e semplicistiche. Un giudizio modellato soprattutto dal trattamento dei media e dalla ridondante abbondanza di offerte. I Stephane TV con il loro secondo EP, che segue l'ottimo successo del precedente, portano il pop rock a un livello qualitativo piuttosto alto. Melodici e gradevoli, in quattro brani i Stephane TV creano atmosfere sognanti. Un EP come questo meriterebbe l'attenzione di radio e rotazioni musicali in tv, con una maturità accresciuta a livello indipendente da fare invidia a chi è già alla portata delle orecchie di tutti, mentre questi quattro ragazzi si limitano umilmente a far girare il proprio materiale digitalmente poiché ritengono il digitale l'unico mezzo possibile per poter emergere. Paradossale sì, ma per fortuna la rete ci offre occasioni come questa. Se c'è giustizia, un giorno sentiremo parlare anche di loro in radio.

Qui il link Bandcamp per ascoltare/scaricare l'EP.

mercoledì 20 febbraio 2013

Un po' di Bonzo


Mettete un po' di Bonzo alle vostre canzoni. Con l'applicazione promossa da Consequence Of Sound infatti potete caricare le vostre canzoni o modificare quelle già impostate mettendo il tocco unico di John Bohnam alla batteria. Esistono varie modalità di batteria dell'indimenticato batterista dei Led Zeppelin e potete provarle tutte.
Seguite le istruzione al link qui sotto:

Bonhameizer

mercoledì 13 febbraio 2013

Arriva Spotify: playlist


Con l'inizio di quella grandissima farsa chiamata Sanremo, il festival della canzonetta italiana, in cui si fa tutto tranne che musica, non tutto il male viene per nuocere. Infatti con l'avvio dell'edizione che ogni anno si spera sia l'ultima è stato portato in Italia, in ritardo rispetto ad altri paesi, Spotify. Musica gratis in streaming in cui si trova quasi tutto. Potete (dovete!) scaricarlo gratuitamente qui, creare playlist e ascoltare quelle degli amici. In attesa che la svampita mediocre di turno mi venga a commentare una qualsiasi "canzone" di Sanremo con la solida argomentazione "Ma è bellissima! Hai sentito che voce?! E le parole?!", ho creato una playlist proprio su Spotify con alcuni brani tratti dagli album usciti da gennaio fino a questa metà di febbraio. C'è un po' di tutto: dall'indie folk al psych-pop, pure un pezzo hip hop e uno di un gruppo italiano. Enjoy.


sabato 9 febbraio 2013

Piano For Airport


Ecco, per un amante dei Radiohead come me cominciare ad ascoltare un EP con un pezzo intitolato I've Just Killed Thom Yorke non è il massimo della simpatia. Ma Thom York Per fortuna è vivo, e i Piano For Airport con il loro secondo EP EYHO fanno rivivere parzialmente nella loro musica la band inglese, soprattutto nei giri di basso. Ma non sono i Radiohead l'accostamento principale a cui farei riferimento, piuttosto citerei un'altra band italiana: gli Aucan, seppur nell'intro di Farewell ritroviamo i redivivi Postal Service di Ben Gibbard. Ma andando avanti con l'ascolto del disco è il glitch ad avanzare a sfavore delle sonorità rock dei primi due pezzi. Questi ragazzi di Roma ci sanno fare e non a caso hanno aperto a una band di livello come gli Hercules & Love Affair. Come tanti altri, i Piano For Airport tracciano i nuovi trend dell'elettronica e ci stanno dentro alla grande.

Qui potete ascoltare e scaricare l'EP della band.

domenica 3 febbraio 2013

2 a.m.


Poco tempo fa sulle righe di questo blog si è parlato abbastanza bene dell'esordio dei Newglads, giovane band bolognese alle prese con il britpop. Quello che mi colpì fu il saper amalgamare varie influenze anni '90 e renderle contemporanee, pur sempre tenendo aperta una vena revival. I 2 a.m., duo di Senigallia accomunato oltre dall'omonomia delle iniziali (a.m. sono le iniziali dei nomi e cognomi dei componenti) anche da una forte e viscerale passione verso il britpop. Passione che si è riversata completamente in Parallel Worlds, loro secondo EP. Non c'è dubbio che la loro fonte di ispirazione principale siano gli Oasis: oltre che ad assomigliargli fisicamente alcune tracce sono tipicamente gallagheriane (Axl's Song e Live From a Parallel World su tutte). Purtroppo ciò che accade in questo EP di sei tracce è una totale sfuggita di controllo di quelle che sono le influenze e di quello che dovrebbero essere. Spesso si cade in una sorta di parodia che non porta nulla di nuovo. Il consiglio di chi ascolta potrebbe essere quello di ragionare di più sulle proprie influenze e saperle filtrare per poi poter dare quel tocca di personalità che differenzia dal resto. Insomma, le 2 a.m. intese come orario tardo-notturno potrebbero essere un'occasione per cogliere i consigli e lavorare su una base fatta di passioni già solida.

Qui potete ascoltare e scaricare l'EP dei 2 a.m.

sabato 2 febbraio 2013

Absolute Indie Rock


Ho sempre considerato l'indie-rock, inteso come genere (massì, etichettiamo tutto) e non come etica, come quello di inizio anni '90. L'indie-rock come movimento e non come fenomeno, in evoluzione e non come passaggio. Di dischi indie-rock se ne trovano pochi in giro, quasi nessuno. A Supposedly Fun Thing We'll Probably Do Again è il lunghissimo e articolato titolo dell'LP d'esordio degli Absolute Red, una giovane e promettente band di Bologna che vanta già un'esibizione nello storico Covo Club in apertura di Tying Tiffany. Il disco viaggia sull'onda di quell'indie-rock-movimento che influenzò poi tutti i fenomeni a venire: si sentono richiami a Pavement, Built To Spill e Archers Of Loaf (Embryology e la bella Occasion), ma anche citazioni più recenti come i Libertines o i Babyshambles di Pete Doherty (soprattutto in Sunday), mentre in Bathroom Whistling strizzano l'occhio agli Eels. Poi vedi che c'è una traccia intitolata '90s Call e capisci che i riferimenti non sono casuali. Come suggerisce il titolo, l'album è una cosa divertente che probabilmente gli Absolute Red faranno di nuovo.