lunedì 10 settembre 2012

CoeXXist


Ci sono due tipi di secondi album: quello della conferma, dove la band prova qualcosa di nuovo rispetto all'esordio cercando di bissare le approvazioni; e il classico "secondo album difficile" dove non si riesce a ripetere l'eventuale successo del primo. Coexist degli xx non è nessuno di questi due album, è l'album "più". Più emozionante, più intenso, più oscuro, più tormentato e più minimale. Non a caso la band aveva dichiarato che per questo album si sarebbe rifatta all'esperienza clubbistica, ispirandosi ai maestri londinesi Four Tet e Burial (sentite Swept Away e capirete). Perfettamente in linea con l'album precedente, senza particolari stravolgimenti sonori. Ma cosa rende Coexist un grande album? E' difficile da spiegare, bisogna sentirlo per capire. La sensazione di leggerezza che dà ogni traccia, la sensazione di andare brano dopo brano sempre più vicino all'idea di perfezione, di riuscire a sfiorarla per un attimo e per un attimo sentirla scivolare via. Si sente Sade, per cui la cantante Romy ha una vera e propria passione, e si sentono gli Everything But The Girl. Oscura e tormentata, è musica da ascoltare mentre si è stesi nel letto a fissare il soffitto. E' post-club, è quello che vorresti sentire dopo una serata in discoteca. Ed è bellissimo.

Track: The xx - Angels (Live in Tokyo)

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